martedì 6 ottobre 2015

C'ERA UNA VOLTA...



Vi racconto una storia...



C'era una volta, tanto tempo fà una bambina timida timida e parecchio
imbranata, aveva capelli riccissimi e la pelle color "cacchetta"..e proprio
 per questo era spesso oggetto di scherno dagli altri bimbi, cosi diversi
da lei, anche se solo in apparenza.


Questa bimba, che chiameró GRANCHIETTO, perché era tutta
ossicini, arrivó dal sud (moltooo SUD!).


Fù cresciuta dal suo babbo e dalla sua dolce nonnina, non le mancó
mai nulla, cioè le venne dato tutto ció che fù possibile darle e qui le cose
 materiali hanno poco a che fare.


Ma le mancava qualcosa, o comunque pensava fosse così.






Quando a scuola si doveva indicare la MAMMA in determinati compiti, lei
era costretta ad indirizzarsi sulla propria nonnina, questo creando non pochi imbarazzi.


La sua mamma viveva in un altro continente, molto lontana da lei o almeno questo pensava.

Non aveva ricordi di lei ma solo una fotografia, dove era raffigurata una donna
BELLISSIMA ed IRRAGGIUNGIBILE.

A casa non si parlava di questa persona e le poche volte che fu nominata il suo babbo
parlava di lei come della SIGNORA.


Un bel giorno Granchietto, che ormai aveva quasi 8 anni, sentì squillare il telefono
 e rispose, dall'altra parte c'era la SIGNORA che le disse di volerla conoscere
al più presto.


Granchietto fù attraversata tutta da un enorme brivido di emozione, era giugno ed a
settembre la sua MAMMA sarebbe venuta in italia per conoscerla!!

Ella passó un'estate intera con il nodo alla gola, in attesa che quel benedetto
settembre arrivasse, a differenza degli altri bimbi, che avrebbero voluto che l'estate
durasse all'infinito.


Ma lei no, non aveva tempo per queste frivolezze, lei avrebbe riabbracciato colei
che l'aveva messa al mondo.

Ma settembre arrivó e con lui anche ottobre, novembre e dicembre.

L'anno finì e della signora non si ebbero più notizie.

Granchietto smise di sperare e di aspettare ed andó avanti con la sua giovane vita.
Aveva imparato una grande lezione della vita, che prima o poi tutti si trovano
a dover affrontare, chiunque puó deluderti.

Dopo qualche anno, di quella timida bimba ricciolina non era rimasto molto, solo
esteticamente peró, era cresciuta ed aveva ormai 14 anni.


Frequentava la scuola superiore ed un bel giorno, uno uguale a tanti altri, tornó
a casa e trovó in cucina il suo babbo, la sua nonnina ed una donna che le ricordava qualcuno...

Lei disse, "sono la tua mamma"..e tutto si fermó.


Fù un periodo difficile per Granchietto, era continuamente combattuta
tra sentimenti di rabbia, delusione e perdono.


La sua vita fù ulteriormente scombussolata quando venne a conoscenza di
avere una sorella ed un fratello, dei quali mai aveva avuto notizie.


Ma dov'erano quando era piccola ed aveva bisogno di un pó di compagnia, semplice
affetto o di un pó di protezione??


Perchè la sua mamma, che in realtà si scoprì che viveva a poche ore d'auto da lei, non
aveva mai avuto l'INTERESSE a conoscerla prima?


Di risposte ne ha avute fin troppe negli anni e tutte ricche di
contraddizioni, finchè semplicemente, ha smesso di fare domande, perché non aveva
più senso per lei continuare e decise di sigillare per sempre quella "PORTA".


;



Granchietto ora è una donna, ha una sua famiglia e tra periodi bui e momenti
tristi, lei non si è mai arresa e ne è uscita.




Io personalmente non ho mai amato i vittimismi, le cose brutte capitano a
chiunque, chi più chi meno, ognuno deciderà di affrontarle a modo suo ed a
seconda del carattere che ha ma non devono essere utilizzate come scusa per non farcela
ma anzi come un motivo in più per dimostrare la nostra vera forza!


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